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Analytics: le 7 metriche più importanti da monitorare

Sei nuovo di Analytics e ti senti sopraffatto dalla quantità di dati che leggi quando controlli il traffico del tuo sito? Non ti preoccupare! Ecco una guida rapida a quali sono le metriche più importanti da monitorare.

1) Uno sguardo d’insieme

La homepage di Analytics fornisce un primo feedback dell’andamento del sito negli ultimi 7/14/28 giorni. E’ importante verificare il trend positivo e negativo rispetto alle voci utenti/sessioni/frequenza di rimbalzo e durata della sessione, per avere un’idea di come sta andando il traffico. Fatto ciò, passiamo ad analizzare le 7 metriche più importanti da monitorare in Analytics.

2) Visualizzazioni e sessioni

La verifica delle visualizzazioni di pagina e sessioni restituisce un’idea generica del traffico. Pur non essendo tra le metriche più specifiche, se incrociate con le altre queste due voci aiutano a capire il traffico che il sito riceve. Attenzione a non confondere visualizzazioni e sessioni. Una sessione indica tutte le azioni compiute nel sito da un singolo utente in uno specifico arco di tempo, convenzionalmente inteso fino a 30 minuti.

3) Frequenza di rimbalzo

Si discute spesso della frequenza di rimbalzo e dei metodi per abbassarla. La frequenza di rimbalzo indica quanti visitatori lasciano il sito dopo aver navigato su una sola pagina. Ci sono diversi modi per abbassare questo parametro, ovvero per indurre i visitatori a navigare in altre pagine. Sostanzialmente si tratta di architettare il sito e il suo contenuto in modo che invoglino l’utente a vedere altro. Ecco qualche suggerimento:

  • ottimizzare il sito in modo che il tempo di caricamento delle pagine sia veloce. Tempi lunghi scoraggiano gli utenti e li inducono a lasciare il sito presto. Un buon metodo per tenere i tempi bassi è caricare foto ottimizzate per il web. (Per consigli su come fare vi rimando al mio articolo 3 strumenti gratuiti per ottimizzare le foto)
  • accertarsi che la visualizzazione da mobile sia chiara e non ci siano elementi mal disposti
  • inserire link di rimando ad altre pagine o articoli di argomenti correlati che propongano un approfondimento a quanto trattato
  • usare widget e immagini nella sidebar che invitino all’azione o propongano altri contenuti da leggere
  • inserire nel contenuto un’invito all’azione univoco e chiaro

4) Visitatori nuovi e di ritorno

Andando su Pubblico/Comportamento/Nuovi vs di Ritorno si visualizzano le percentuali di visitatori nuovi e di quelli che sono già passati per il sito. Più alta è la percentuale di quelli di ritorno, maggiore è la fidelizzazione degli utenti. Attenzione però a dare troppo peso a questo dato. Sebbene il pubblico di ritorno sia un sintomo che il sito e i servizi in essi offerti piacciono a chi lo naviga tanto da indurli a tornare, il rapporto tra nuovi e di ritorno dipende anche dal contenuto proposto. Un blog o magazine avrà lettori abituali che leggono il sito regolarmente. Un e-commerce al contrario potrà avere un alto numero di nuovi utenti, derivante da campagne pubblicitarie specifiche. Controllare la tipologia di utenti è comunque un dato interessante per conoscere il proprio sito e gestirne i contenuti.

5) Canali di acquisizione

Altra metrica fondamentale che si trova in Acquisizione/Tutto il traffico/Canali. Qui il traffico al sito viene ripartito rispetto ai diversi canali tramite i quali gli utenti vi arrivano.

  • Organic search: è la normale ricerca su Google senza sponsorizzazione (non derivante da campagne Ad Words per intenderci). Più è alta, più il nostro sito è ben indicizzato e viene trovato dagli utenti per diverse keywords di ricerca
  • Direct: traffico diretto al sito, ovvero gli utenti che vi arrivano digitando direttamente l’indirizzo
  • Referral: siti terzi che contengono link di rimando al nostro
  • Social: traffico in arrivo dai diversi canali social

Analizzando le singole voci e le loro percentuali si capiscono i canali più forti e quelli più deboli. Ne derivano azioni di marketing mirate ad aumentare i canali che già funzionano bene e a sviluppare i più carenti.

6) Contenuti del sito

Andando su Comportamento/Contenuti del sito si visualizzano le pagine che convogliano più traffico. E’ bene averle presenti per capire quali contenuti sono meglio indicizzati e più apprezzati dal pubblico e quali invece vanno potenziati.

7) Flusso di comportamento

Metrica fondamentale che mostra nel dettaglio come gli utenti si muovono nel sito e quali sono le pagine di uscita (per le quali esiste anche una sezione specifica sempre nel menu Comportamento). E’ un grafico che dà un’idea immediata e chiara dei comportamenti degli utenti e di quali contenuti inducano di più gli utenti a navigare in altre pagine.

Conclusioni

Quelle sopra elencate non sono che l’ABC delle metriche di Analytics! Lo strumento di Google offre infiniti altri parametri. Tuttavia, per utenti meno esperti o siti nuovi, il monitoraggio costante delle metriche fondamentali sopra elencate è già un ottimo inizio! Analizzare i dati di Analitycs su base settimanale o almeno mensile permette di capire quali azioni intraprendere per migliorare la leggibilità del sito, la qualità dei contenuti e la loro interconnessione.

Ti serve aiuto? Scrivimi

Hai analizzato i dati del traffico di Analytics ma non sai come tradurli in specifiche azioni per potenziare il tuo sito e quindi la visibilità online del tuo business? Scrivimi e studieremo assieme la strategia più adatta.