Facebook mette a disposizione una vasta serie di pubblici target, ovvero di gruppi di utenti ai quali è possibile indirizzare le proprie campagne pubblicitarie. L’uso dei pubblici target non deve essere casuale ma frutto di una specifica strategia. Vediamo come sceglierli e quando usarli.
Pubblico target per area geografica, interessi e comportamento
Area geografica e sesso
E’ importante identificare l’area/regione verso la quale vogliamo dirigere le nostre campagne. La scelta dipende ovviamente dal nostro target geografico (tutta Italia, solo alcune regioni, stati esteri?). Se abbiamo più campagne su regioni diverse, è meglio creare più pubblici divisi per macro area geografica (Nord/Centro/Sud Italia, specifici stati esteri o regioni linguistiche), per evitare pubblici troppo vasti e diversi tra loro.
Età e sesso vanno selezionati in base alle caratteristiche del proprio cliente tipo.
Quando usarla: sempre in abbinamento ad altri filtri per identificare l’area geografica del pubblico di riferimento.
Interessi
Gli utenti vengono filtrati per interessi (viaggi, cultura, elettronica, sport ecc.). Sarebbe potenzialmente uno strumento di marketing potentissimo, che include una serie infinita di categorie. Dico “sarebbe” perché pecca in precisione. La catalogazione degli interessi avviene sulla base dei “mi piace”, commenti e condivisioni degli utenti, ma spesso l’algoritmo fa associazioni forzate che non rispecchiano i reali interessi dell’utente. E’ una categoria da usare, abbinata all’area geografica/età/sesso, selezionando macro categorie, interessi generici che si avvicinano al nostro ambito (viaggi, sport specifici, arte, ambiti tecnologici ecc). Potenzialmente potremmo così entrare in contatto con nuovi utenti interessati, con i limiti sopra descritti.
Quando usarli: la vendita diretta con questi pubblici per interessi è molto difficile perché si tratta di pubblici “freddi”, che non conoscono il brand, per i quali quindi il nostro prodotto/marchio è sconosciuto. E’ però una tipologia di target ottima per diffondere contenuti utili relativi all’ambito del prodotto, così da creare un primo approccio e far conoscere indirettamente il brand a una platea più ampia.
Vedi anche: come usare la targetizzazione dettagliata in Facebook
Comportamenti e altri dati demografici
Gli utenti vengono catalogati per titolo di studio, professione, situazione sentimentale, vicinanza ad eventi specifici (compleanni, anniversari), tipologia di famiglia (senza figli, con figli e di quale età). Anche in questo caso categorie utilissime per il marketing ma che dipendono dall’attendibilità dei dati inseriti dai singoli e da quanto spesso vengono aggiornati. Detto questo, essendo i comportamenti un insieme finito e ristretto, sono in generale più attendibili degli interessi.
Quando usarli: come per gli interessi, i target per comportamento servono a creare pubblici profilati con caratteristiche che corrispondono alla nostra bueyr persona. Si tratta anche in questo caso di pubblici freddi, che non conoscono il brand, a cui è molto difficile vendere direttamente. I comportamenti vanno usati assieme ad area geografica, età, sesso e/o interessi per promuovere contenuti della pagina e far così indirettamente conoscere il brand.
Pubblici simili
I pubblici simili si generano sulla base di pubblici personalizzati specifici (publico da interazione pagina, da visitatori del sito ecc.). L’efficacia dei pubblici simili dipende dalla qualità dell’insieme di partenza. Se per esempio faccio un pubblico simile delle persone che hanno messo mi piace alla pagina, ma ho invitato a mettere mi piace alla pagina amici e parenti che sono di fatto utenti dal profilo poco corrispondente alla mia buyer persona, Facebook creerà il pubblico simile sulla base delle caratteristiche di quei fan di qualità scarsa. Da qui l’importanza di costruire con pazienza la base fan, puntando più alla qualità e alla pertinenza che ai numeri.
Quando usarli: i pubblici simili, se creati a partire da pubblici di qualità, sono molto utili sia per diffondere contenuti, che per acquisire nuovi potenziali clienti con profili simili ai fan della pagina. Pur essendo pubblici di utenti nuovi che non conoscono il brand, hanno caratteristiche simili ai nostri fan quindi sono potenzialmente più interessati al nostro prodotto rispetto ai target per interessi e comportamento.
Pubblici target da connessioni
Gli utenti vengono filtrati in base a specifiche interazioni che hanno avuto con il nostro marchio e pagina Facebook. Nello specifico:
- chi ha messo mi piace alla pagina aziendale
- interazione con eventi della pagina (utenti che hanno detto che parteciperanno a nostri eventi)
- interazione con applicazioni (APP) aziendale
Quando usarli: si tratta di pubblici caldi, che in qualche maniera sono entrati in contatto con il nostro marchio. Oltre che per promuovere contenuti, sono pubblici di qualità da usare per promuovere direttamente i nostri prodotti.
Pubblici da interazione con la pagina
Gli utenti vengono filtrati in base a specifiche interazioni che hanno avuto con la pagina Facebook aziendale. Nello specifico:
- chi ha commentato, condiviso, messo mi piace ai contenuti della pagina o che utenti che visitano la pagina
- interazione con i video postati nella pagina
- persone che cliccano sulle Lead Adds
- persone che interagiscono con le Canvas
Quando usarli: come per le connessioni, sono pubblici “caldi” di persone che conoscono il marchio o che almeno l’hanno già visto e hanno in qualche modo interagito con la pagina. Da usare per tutte le campagne, in particolare modo quelle che pubblicizzano direttamente i prodotti e servizi, offerte, promozioni ecc.
Pubblici da interazione con il sito
Per creare questi pubblici è necessario installare prima il Pixel di Facebook nel sito (se non sai come fare leggi questo post). In questo modo Facebook potrà creare un tracciamento delle visite al sito e fare poi un match con gli utenti della piattaforma (confrontando gli indirizzi email di registrazione), creando così un pubblico di utenti di Facebook che sono anche entranti del sito.
Quando usarli: è uno dei pubblici di persone potenzialmente più interessate perché sono entrate attivamente (o perché direzionate da una nostra campagna su Facebook) nel sito aziendale. E’ anche possibile impostare delle conversioni su pagine specifiche, così da creare poi pubblici altrettanto specifici di persone che hanno visionato determinati prodotti. Da usare per tutte le campagne, sia vendita che promozione contenuti. E’ bene tenere vivo e attivo il rapporto con questi utenti perché rappresentano la platea più preziosa e potenzialmente reattiva.
Conclusioni
Abbiamo visto quali sono e come usare i pubblici target di Facebook. Da quanto sopra emerge che la strutturazione delle campagne non deve essere casuale ma impostata secondo una precisa strategi, creando un percorso di marketing (chiamato anche marketing funnel) che porti l’utente da sconosciuto, a interessato, a potenziale cliente ad acquirente. Con il prossimo post vedremo gli step di base di una strategia di campagne marketing su Facebook.
Se hai dubbi o alcuni concetti espressi sopra non ti sono chiari, contattami! Posso darti delle lezioni individuali o una consulenza ad hoc anche via Skype per aiutarti a sciogliere i dubbi e a impostare la tua strategia di marketing digitale in Facebook e in altri canali.